“CASA LAURITO forme d’arte” ritorna!
Il 23 dicembre alle 18,30 vi aspetta per un brindisi di Natale alla “Galleria Margutta 102” in Via Margutta dove resterà fino a metà gennaio.
“(…) Un percorso che parte da lontano, da una ragazza effervescente che inizia il suo ricchissimo viaggio nel mondo delle Arti, in quella dimensione affascinante del teatro che, per natura, le contiene tutte: letteratura e poesia, musica e danza, così come pittura e scultura nel valore scenografico dello “spazio”…
Ed è quello che tento di fare nell’impatto visivo spiazzante, ma avvolgente: saltando da un’immagine ad un’altra, senza volutamente seguire le date (la cronologia è da sempre un raffreddore che sta nella mente dei bibliografi), resti impressionata e sorpresa da quello che ha dipinto, da quello che ha realizzato, dal mondo acceso ed inconsciamente “espressionista” dei suoi lavori, che lei volutamente, spesso, non appende alle pareti. Così ci sono quadri appoggiati dolcemente ai braccioli dei grandi divani, o scesi pigramente sui morbidi cuscini, come invitati graditi ad una delle sue tante serate in compagnia della buona tavola, del buon vino e soprattutto della “sana” azione mentale. Sì, perché la conversazione è scontata, ma a casa di Marisa di scontato non c’è traccia e si raccoglie invece la vera “azione mentale”, proprio quella che risveglia o mette in moto il pensiero: la comunicazione dello spirito alimentata dalle tante azioni creative.
Le sue opere sono tutte studiate attentamente sull’uso dei materiali, tra cui il prediletto rimane il silicone – trasparente, o che lei magistralmente colora – dove questo può diventate cornice unito alla tematica del quadro: quindi linguaggio di estensione concettuale e formale o “agglomerato” di configurazioni, profili e forme” (…) (Daniela Del Moro)
“Nel suo segno espressivo, nel percorso attoriale complesso, Marisa ha protettori immensi , che emergono con esuberanza dal suo modo di essere. I guizzi di Eduardo, Totò, Peppino e Nino Taranto, anticipando l’estro inventivo di Renzo Arbore, la surreale personalità di Adriano Celentano, la letteraria filosofia di Luciano De Crescenzo che sommati alle tante interpretazioni dei personaggi del teatro di varietà e ai tanti protagonisti della scena del teatro leggero, convivono nella sua versatilità di interprete singolare e per questo unica”. (Giuliana Gargiulo)
“La distrazione può essere considerata il segreto della vita, rappresenta ciò che consente all’uomo di dimenticarsi dell’esistenza della morte. Ogni qualvolta mi soffermo a guardare un quadro di Marisa, e considerato il nostro rapporto di amicizia, posso vantarmi di avere spesso questo onore, mi lascio distrarre dalle forme sinuose e dai colori delle sue opere. In quel breve lasso di tempo mi illudo di poter vivere in eterno, e mi rendo conto di quanto sia stato fortunato ad aver conosciuto una donna che attraverso la sua arte mi ha regalato questo sogno. Marisa è uscita e si è nascosta in un quadro. Ora se volete potete andarci anche voi”. (Luciano De Crescenzo)
“Ho timidamente tentato una nuova strada… d’altronde cosa è un artista se non un coraggioso esploratore che tenta… che sente, che annusa, che gioca, che corre avanti agli altri, regalando a mani piene il proprio entusiasmo incorruttibile e la propia energia instancabile! So bene che non c’è sperimentazione senza rischio di errore e questa è una grande forza oltre al talento e allo studio. Io adoro le vittorie, ma accetto le sconfitte come salite da cui ricominciare a ricostruire e finalmente volare. Non come fallimenti. In “Casa Laurito forme d’Arte” ho sperimentato altre mie passioni e duttilità! Ho mischiato… impastato colori e materie e tessuti…ho creato da sola e questo già mi rende felice! Se piacerà anche a voi ne sarò fiera e se dovesse essere altrimenti… ritenterò ancora! Non so dove nè come…ma so che ritenterò”. (Marisa Laurito)